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‘Financial Times: Mas sarà “legittimato per convocare un referendum”‘ (La Vanguardia)

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Publicat al bloc del Col.lectiu Emma 

(Articolo pubblicato nel sito del giornale “La Vanguardia” del 25/10/2012 – 20:48h. – Sezione Politica: 'Financial Times': Mas tendrá “legitimidad para convocar un referéndum”)

 
Financial Times: Mas sarà “legittimato per convocare un referendum”
 
Il giornalista David Gardner assicura che i catalani prevedono di “internazionalizzare la controversia” per far fronte al blocco possibile da parte di Madrid
 
Londra (ACN).- Il presidente della Generalitat, Artur Mas, “avrà legittimità democratica per convocare un referendum”, secondo un articolo del giornale britannico Financial Times firmato dal suo editore per gli Affari Internazionali, David Gardner, il testo sottolinea che i catalani vogliono “internazionalizzare la controversia” con lo Stato (spagnolo) per ottenere sostegno in Europa nel caso in cui Madrid riesca a bloccare il referendum considerandolo illegale o, persino, “comissariando l’autonomia ed inabilitando Mas”.
 
“Gli stranieri potrebbero aiutare a determinare il risultato della crescente ed acuta battaglia tra Barcellona e Madrid sulla questione se la Catalogna ha un futuro all’interno della Spagna”, predice l’articolo, ed aggiunge che “quasi nessuno” crede che Mariano Rajoy faccia come David Cameron che ha permesso un referendum. L’articolo, titolato “I catalani guardano gli scozzesi cercando ispirazione”, ricorda le grida di independenza nel Camp Nou, nell’ultima partita Barça-Real Madrid, e dice che il risultato di pareggio 2-2, è “un riflesso perfetto della battaglia costituzionale tra la Catalogna e la Spagna”.
 
“Sono stati gli stranieri -Lionel Messi per il Barça e Cristiano Ronaldo per il Madrid- a marcare i gol per ciascuna squadra. Gli stranieri potrebbero aiutare anche a determinare il risultato della crescente ed aspra battaglia tra Barcellona e Madrid, sulla questione se la Catalogna ha un futuro all’interno della Spagna”, difende Gardner, spiegando la campagna catalana per internazionalizzare il conflitto. Secondo Gardner il primo passo sono le elezioni del 25 novembre “convocate da Mas dopo che Mariano Rajoy, il presidente spagnolo, aveva addirittura rifiutato anche di discutere le richieste di autonomia fiscale per la Catalogna”. L’articolo assicura che il lider di CiU “spera di ottenere una maggioranza forte” per il proprio partito e mette in luce che, inoltre, “la maggior parte della sinistra riconosce il diritto all’autodeterminazione” anche se cerca “un progetto federale”.
 
“Ci sono pochi dubbi sul fatto che Mas avrà legittimità democratica per convocare un referendum”, assicura David Gardner, il quale prevede che il governo uscito dalle elezioni “cerchi l’autorizzazione di Madrid per organizzare una votazione”. “Ma il Partito Popolare di Mariano Rajoy ha già scartato questa possibilità”. In questo senso l’autore predice che il Parlamento della Catalogna “approverà una propria legge proponendo una consultazione, che è l’altro nome che si puó dare a un referendum”.
 
Gardner dettaglia quindi le minacce “di un gruppo di leader del PP e di ministri” che hanno già indicato che se si arrivasse a quello scenario “utilizzeranno tutta la forza della legge per far abortire qualsiasi tipo di votazione, anche sospendendo l’autonomia ed inabilitando Mas”. La soluzione per la Catalogna, prevede il giornalista del Financial Times, si troverà all’estero.
 
“In questo momento, i catalani contano di aver internazionalizzato la consultazione, sull’onda della votazione in Scozia e della forza crescente del separatismo fiammingo in Belgio…Come si spiegherebbe tutto questo in Europa, se quello che vogliamo fare è solo votare?” dice un leader catalano anonimo citato da Gardner.
 
Secondo l’articolo, i catalani dicono che hanno intenzione di fare una campagna “pacifica, ordinata e impeccabilmente democratica” per l’indipendenza. Gardner assicura che è sempre più difficile differenziare tra indipendentisti e nazionalisti catalani e che persino gli imprenditori che hanno “paura del buio” per i dubbi sull’indipendenza, rifiutano comunque lo status quo attuale.
 
Il testo del Financial Times difende Mas, che ha intrapreso un cammino “che, più che verso la secessione, potrebbe condurre ad un aumento dell’auto-governo “. “Ma tenendo conto che nessuno a Barcellona o a Madrid si aspetta che Rajoy possa imitare l’atteggiamento del primo ministro britannico verso la Scozia, questo stesso cammino conduce verso l’indipendenza”. Gardner sottolinea che, comunque, la situazione attuale fa che questa strada sia “semplicemente più lunga e più tortuosa”.
 
I testo cita anche parole del ministro catalano di Economía, Andreu Mas-Colell, che assicura che dopo i recenti avvenimenti e, specialmente, la manifestazione del 11 settembre, anche se la Spagna concedesse il patto fiscale alla Catalogna, la richiesta di un referendum non potrebbe più essere ritirata”. Il testo si chiude con una citazione di un consulente del presidente Mas sul rapporto tra Madrid e Barcellona: “Non è che loro credano che la Catalogna sia Spagna, credono che la Catalogna sia della Spagna”. 
 
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